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L'UNITA'
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2009-06-04
Berlusconi torna alla carica. "Crisi? Nessuno muore di fame"
"Non mi è mai passato nemmeno per l'anticamera del cervello di mollare. Sono stato responsabilizzato dagli italiani e devo portare avanti il governo del Paese. Solo che, a chi mi chiede di non mollare, io devo rispondere non mollo. Ma non ci ho mai pensato, è escluso dalla mia filosofia, dal mio pensiero e da tutto che io possa prima assumere un impegno e poi lasciare qualcosa che invece sento il dovere e la responsabilità di fare". Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi parlando a Porta a porta ospite di Bruno Vespa.
E poi ha aggiunto. "Stiamo parlando di storie, è tutta fantapolitica che si trova sui pazzi giornali che ogni giorno dipingono un'Italia che non è reale". "Con questa crisi, che è grave, non muore nessuno perchè lo Stato è vicino a chi ha bisogno". "Oggi come non mai - ha aggiunto - i cittadini sentono che lo Stato è vicino a chi ha bisogno e quindi non mi risulta ci siano persone in una situazione tale da poter dire abbiamo fame".
"Dalle vicende degli ultimi giorni spero, anzi sono sicuro, che gli italiani abbiano imparato a valutare la sinistra con cui abbiamo a che fare. Non hanno nulla da dire e perciò si sono affidati a una campagna di delegittimazione del presidente del Consiglio. Mettono calunnia sopra calunnia e vivono solo di quello" ha aggiunto il premier. E ha aggiunto che "invece questo governo ha fatto ciò che mai nessuno governo della storia della Repubblica è riuscito a fare".
"Da ultimi sondaggi prima che scattasse il divieto il presidente del Consiglio era al record assoluto del 74%, il governo al 56 e il Pdl, miracolo da noi compiuto raggruppando sette partiti, tra il 40 e il 43".
E sul compleanno di Noemi. "Ci tornerei a quella festa perchè avevo fatto una promessa e io mantengo sempre le promesse.
"Non poteva esserci nulla di piccante", ha aggiunto, ribadendo che tutta vicenda sarà "un boomerang" per la sinistra.
"Non sono affatto rassegnato al sorpasso. I sondaggi ci danno in vantaggio sulla Lega nelle regioni del nord. Ma io non accuserei il colpo se la Lega superasse il Pdl in alcune realtà. Considero la Lega un alleato assolutamente leale ed ho un rapporto straordinario con Bossi e con i ministri, ma non pavento che possa esserci per la Lega qualche risultato migliore al nord".
"Abbiamo già per il futuro delle regioni del nord in mente da attribuire alla Lega delle cariche importanti, come la presidenza
della Regione Veneto". "Ne abbiamo parlato già alcune volte - aggiunge Berlusconi - naturalmente ne parleremo ancora e questo rientrerà in un piano di accordi complessivi che sono sicuro saranno presi con la soddisfazione di entrambi".
Silvio Berlusconi cita "esponenti dell'ex Margherita" che vogliono restare anonimi, per dire che il Partito democratico è destinato a dissolversi, con una diaspora che porterà Enrico Letta a unirsi con l'Udc, una parte destinata a unirsi a Bertinotti ed infine un partito nuovo di zecca fondato da Francesco Rutelli. "Ho parlato personalmente con personaggi della ex Margherita che mi hanno detto che il Pd vedrà uscire Enrico Letta per confluire con Casini", ha detto il leader del Pdl nel corso della registrazione di Porta a porta. "Ho personalmente parlato con esponenti di cui non posso fare i nomi che mi hanno detto che un'altra parte andrà con Bertinotti e che Rutelli farà un proprio partito".
"È un argomento fasullo e ripetuto da Berlusconi con sempre meno convinzione" ha replicato Francesco Rutelli, a margine di un comizio elettorale a Gravina in Puglia. "Si preoccupi, piuttosto, della prossima implosione della sua maggioranza - risponde Rutelli, oggi in Puglia per diversi appuntamenti elettorali del PD, da Foggia a Barletta, da Bari a Gravina - che sconta un conflitto totale con la Lega nel Nord e la frattura verticale in Sicilia, dove il centrodestra al governo da meno di un anno è già in crisi".
Ma Berlusconi ne ha avute anche per D'Alema il quale aveva detto che il premier "ci fa vergognare all'estero" "Io ho avuto una forte delusione perché vedevo in D'Alema uno dei possibili protagonisti della sinistra, ma le sue ultime dichiarazioni e il sarcasmo che usa mi hanno fatto cadere verticalmente la considerazione nei suoi confronti".
E le critiche internazionali? "I giornali esteri che mi criticano sono insufflati da alcuni giornali italiani o appartengono a qualcuno che si contrappone al gruppo Mediaset nel campo della televisione". Per esempio il Times di Murdoch?, chiede Vespa. "Ecco...", risponde Berlusconi. "Sono articoli che io credo abbiano un indice di lettura inferiore all'1% all'estero, mentre il prestigio dell'Italia e del presidente del Consiglio italiano è elevatissimo presso i colleghi tanto che sono riuscito a fare cose di grandissima importanza in questo anno di lavoro", aggiunge il premier.
E su Fiat: "Sulla Fiat non ci è stato chiesto di intervenire. Noi siamo ancora a disposizione, se i vertici Fiat richiedessero un nostro intervento lo faremo. Ma vorrei sottolineare che non siamo, a Palazzo Chigi, quella merchant bank che aveva fatto di Palazzo Chigi il signor D'Alema".
E poi sui voli di Stato. "Sono nella tranquillità più assoluta perchè abbiamo seguito le regole", si tratta di "cose molto meschine" perchè un premier è costretto per ragioni di sicurezza ad usare voli di Stato. E "se c'è qualche persona in più non costa una lira".
E le foto di Villa Certosa? "Ho visto le foto e sono scatti che si possono pubblicare. Ho visionato quelle che aveva visto la Mondadori e che poi non ha fatto il servizio".
03 giugno 2009
Frattini contro la sinistra: "Crea rete ostile all'Italia"
"Non si può creare una rete internazionale di stampa ostile al governo di Roma". Lo ha affermato il ministro degli esteri,
Franco Frattini, intervenendo a una manifestazione elettorale a Milano, a proposito dei servizi giornalistici contro il presidente del consiglio, pubblicati anche da numerosi giornali stranieri.
"Vengono pubblicati articoli - ha detto Frattini - da giornali italiani, che poi vengono tradotti in inglese e inviati nelle redazioni dei giornali di Londra e Bruxelles e poi ripubblicati e tradotti in Italia. È stata creata una rete dai nemici dell'Italia nel mondo".
Frattini ha quindi accusato oltre che i giornali, la sinistra: "c'è un'azione fatta dall'opposizione al governo e dalla sinistra europea che non ha identità, non ha cuore e non ha anima, e che gioca, con nostra profonda tristezza, denigrando e irridendo l'immagine dell'Italia nel mondo".
Il ministro degli Esteri ha anche replicato a Massimo D'Alema, che a Napoli ha affermato che quando all'estero si dice di essere italiani, si mettono a ridere. "Io mi sarei vergognato - ha detto Frattini -. Io sono orgoglioso di essere italiano, perchè l'Italia è un Paese fatto da uomini e donne coraggiosi". "Nessun italiano dovrebbe ridere del fatto che qualcuno all'estero ride dell'Italia", ha concluso.
03 giugno 2009
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